copthygatebeyond(SG Records) Dopo una buona manciata di anni arriva sul mercato un nuovo album degli abruzzesi Thy Gate Beyond, nella quale formazione ormai è rimasto il solo Guido D’Agostino. Il resto della band è cambiata, il sound è invece un sostanzioso e lucido salto nel thrash/speed metal di vecchia scuola. La registrazione è ottima e gli strumenti si mettono tutti in primo piano. Il riffing è (di D’Agostino) serrato, ringhiante, adrenalinico e il drumming (Matteo Giancristofaro) è un martello continuo, sufficientemente dinamico nel sottolineare i tempi che i brani propongono nel loro scorrere. Un metal che ricorda le prime mazzate degli Slayer, gli Overkill ma anche la scuola thrash tedesca, in alcuni momenti. Perfetta la voce di Simone Flammini, ben sposata al sound dei suoi compagi (il quarto è il bassista Fabrizio Carota), la quale possiede un potente timbro tra lo stridulo e il roco. “Enemy at the Gates” è un disco onesto, per i suoni, per l’attitudine e la fedeltà a questa linea. Sicuramente adatto agli ortodossi del thrash metal e sonorità anni ’80.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10