(Autoproduzione) I semisconosciuti Cipher hanno deciso di regalarsi una raccolta celebrativa per i loro primi vent’anni. E lo fanno riregistrando una decina di brani del loro repertorio. Diciamo subito che le tracce riproposte sono state cambiate in minima parte e nulla viene aggiunto o tolto al sound del gruppo o al mood generale della discografia, rendendo piuttosto iniqua un’uscita che se non fosse autoprodotta troverebbe difficilmente una ragion d’essere. Che poi alla fine ci troviamo di fronte paradossalmente ad un buon cd, in cui il death melodico di matrice europea strizza leggermente l’occhio alla sua controparte americana, più aggressiva e cerebrale. Cantato e strumenti si amalgamano bene su strutture elaborate ma non troppo, figlie più degli anni ’90 che del terzo millennio, il tutto mai troppo lento o strumentale da trasformare il risultato in un’accozzaglia tecnica senz’anima. Certo, vent’anni sono tanti, specie se suoni un genere di nicchia, ma il rischio di un’autoreferenzialità era alto, forse troppo alto…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10