(Purity Through Fire) Cinque album in dieci anni, più un EP e uno split… i finlandesi non hanno perso tempo e hanno dato alla luce un album decisamente black, ma solo nell’impostazione. Sì perché i suoni dei Goats Of Doom hanno un qualcosa di inafferrabile. Una sorta di suono estraneo rispetto al black canonico, che ad una prima ripresa stride tantissimo con le atmosfere classiche della musica estrema del nord. Una sorta di melodicità che sembra propria di gruppi come i Finntroll piuttosto che i Watain, tanto per fare un esempio. Poi, all’aumentare degli ascolti ogni tessera va al suo posto e le tracce diventano pure piacevoli, ma resta la sensazione di stare ascoltando una musica poco seria, fatta da gente che forse non ci crede fino in fondo. Se mai esiste un verbo del black, i Goats Of Doom non lo sanno coniugare…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6,5/10