(Arkeyn Steel Records) Solo una etichetta come la Arkeyn Steel poteva resuscitare dall’oblio i Z-Lot-Z, band texana di heavy/power/prog metal che ricorda da vicino i Queensryche e che è stata attiva fra 1991 e 2005: il doppio, ricchissimo CD di questa raccolta comprende tutto ciò che i nostri hanno pubblicato, cioè due album e un demo, con l’aggiunta di un inedito e due brani live. Analizziamo allora la discografia cronologicamente partendo dal demo “92”, uscito appunto in quell’anno, che occupa la parte finale del primo CD. “Lonely is the Hunter” è un ruvido heavy dalla intensa linea vocale, stemperata da un agile tappeto di tastiere. Indovinato il refrain di “Who’s the Believer”; ha molto dell’hard rock dell’epoca “Stay alive”, che non fu inclusa all’epoca nel demo ed è quindi inedito assoluto. Belle, infine, le venature prog della power ballad “Shelter”. Veniamo quindi al debut full-length del 1995, “Tearing at your Mind”: “Power of One” è us metal grintoso vagamente primi Fates Warning. Energico e coinvolgente il coro di “Follow me”, matura e cangiante “Loaded Gun”. Bellissima la parte di organo di “Eye of the Beholder”, altro brano assai sfaccettato e dai toni prog di classe. Si chiude con l’energica e trascinante “Six Feet under”. Il secondo album, “Soul Existence”, è del 1998 e si apre con “Who am I”, dal passo deciso, dove le influenze dei Queensryche si fanno scoperte. Aggressiva e molto anni ’90 “Stomachache”, mentre nella melodica “Remember” il tocco in più sono le tastiere, che generano alla fine un sound quasi alla Kansas. Heavy/prog di classe con “I want out”, dotata di una linea vocale aggressiva e antesignana al rappato! Suoni grassi, da heavy classico per “Sanctimony”, pesante nell’impianto ma melodica negli esiti “Why”. Oltre due ore di musica per una band ingiustamente dimenticata: per una volta, davvero una lost gem di us metal!

(René Urkus) Voto: 8/10