(AFM Records) Il tempo corre… quella dannata sabbia dentro la clessidra cade veloce. Sono già passati 25 anni dagli albori degli svizzeri Shakra. E 23 dall’album di debutto omonimo! Ma dopo tutto questo tempo, dopo -con questo- una dozzina di album, non sembra abbiano alcuna voglia di mollare o rallentare! Hard & heavy diretto, melodico, curato, provocante… anzi… maledettamente seducente! Questo è il terzo album consecutivo con la seconda era del favoloso vocalist Mark Fox (qui la recensione del precedente “Snakes & Ladders”) e, diamine, questo “Mad World” è una bomba pericolosa capace di deflagrare all’improvviso, con un botto massacrante! Forse siamo mezzo passo indietro rispetto al favoloso precedente lavoro, ma questi ‘ragazzi’ ci sanno ancora fare e sono in grado di mettere in piedi altri dodici brani coinvolgenti, intensi, caldi, rockeggianti all’ennesima potenza! Stuzzicante la opener “Fireline”, ma è con “Too Much Is Not Enough” che gli Shakra esprimo il loro stile al massimo potenziale: linee vocali poderose, riffing sensuale, potenza dilagante! Chitarre grandiose su “A Roll Of The Dice”, un brano energetico, magnetico, meravigliosamente lascivo. Anthemica la title track, brillante ed iper classica “Thousand Kings”, una canzone dal sapore alcolico degli anni ’80. Epica “I Still Rock”, superlativa “Fake News”, altro brano con linee vocali immense! Sudore ed erotismo con “Turn The Light On”, canzone che non può non far pensare ai mitici Scorpions. Maledetto il groove di “Son Of Fire”, mentre la conclusiva “New Tomorrow” è una ballad vicina al capolavoro! Il mondo è pazzo. Guerre, virus, crisi, fondamentalismi. C’è un mare di situazioni che non funzionano bene. Le cose che erano buone ora sono quelle cattive, le cose con un valore ora sono diventate insignificanti. Ma il rock, il vero rock, quello no. Era grandioso ieri e, oggi, continua a spaccare di brutto… specialmente grazie a bands adrenaliniche come gli Shakra!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10