copapalehorsendd(SPV/Audioglobe) Sal Abruscato è noto per essere stato il batterista dei Type O Negative (che ha comunque abbandonato già nel ’94), e questa band dal nome chilometrico è il progetto nel quale investe dal 2010 tutta la propria creatività. Chi segue MetalHead sa bene che non sono un fanatico di certe sonorità, tipo il gothic/doom che non suoni esattamente come gli Anathema di “Pentecost III”, ma quando un lavoro è fatto bene non ho problemi ad ammetterlo, e “Lay my Soul to waste” non è un buono, ma un ottimo lavoro. “Shallow Grave” ci dice già tutto del sound della band: Type O Negative, Black Sabbath ‘modernizzati’ e influssi mansoniani (particolarmente evidenti nella successiva “Devil came with a Smile”) si mescolano in uno stile accattivante e radiofonico senza essere scontato. “The Needle in you” è così un carrarmato denso di distorsioni mai eccessive, con il cantato monolitico di Abruscato a discutere di suicidi, sofferenza e depressione. Energia e una sezione ritmica vorticante in “Killer by Night”, mentre “Dead of Winter” è una ballad dai toni quasi folk, decadente e disperata. Nelle ultime posizioni della scaletta, “Day of the Storm” è una marcia funebre di soffocante pesantezza, mentre “Cold dark Morning” si affida a suoni tremolanti, come distaccati e lontani, generando nell’ascoltatore una ‘piacevole’ sensazione di straniamento. Molto spesso, noi defender tendiamo a rifiutare a prescindere prodotti come questo, bollandoli con epiteti ingiuriosi (patinati, moderni, plastificati…); con A Pale Horse named Death sarebbe un delitto chiudere gli occhi in questo modo.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10