(Indipendent) Un concetto basato su creature morte e altri esseri non vivi, o meglio mai propriamente morti, con un certo magnetismo che porta all’escursione sulle grigie e fredde terre del satanismo. La storia blasfema di un esercito del secondo avvento, con truppe non morte che portano il terrore per regnare sull’umanità. Le nove tracce di questo black/death industriale (più 5 bonus track) sono il prodotto dell’inglese Ben Murphy, il quale compone da solo questa opera. Buona l’idea. Bellissimo logo e copertina. La voce è un growling molto elaborato dal punto di vista digitale, rendendolo tecnologicamente immondo, come a simbolizzare una moderna invasione di creature condannate alla vita, senza un cuore che batte nel petto. Un concetto di esaltazione della morte verso la trasformazione in esseri ultra umani, per re-iniziare il mondo, per bruciare le chiese dell’uomo e dello spirito. Oscurità nella quale abbandonarsi.  Suoni martellanti, industriali, tetri. Atmosfere malate. Un buon inizio, ma manca ancora organizzazione, esperienza, filtraggio di un flusso enorme di idee oscure. Spesso l’album divaga verso strane sonorità sperimentali che, pur essendo molto intelligenti, fanno probabilmente perdere il filo all’ascoltatore. Purtroppo una produzione non professionale è mortale nei confronti di nuove sperimentazioni. Un ottimo esercizio per questo artista, che con impegno potrà definire il suo stile e portarci con lui nella sua guerra oscura.

(Luca Zakk) Voto: 5/10