(Crucual Blast) T.O.M.B. sta per Total Occultic Biomechanical Blasphemy e questa è la perfetta definizione per l’incubo che contiene il loro nuovo album “UAG” (“Uncovered Ancient Gateways”). Ci sono 11 tracce assurde di un qualcosa che si potrebbe definire black ambient (“Leech”) ma in seno a queste divagazioni cova l’elettronica più nera (“Blood Vortex”, una frequenza di rumore bianco che pian piano sparisce), il germe dell’industrial (“Musoleum Witchcraft”, “Perverse Crematory Pleasures”) e il dark ambient (“Graveyard Requiem”) più malato e disperso che esista. Generi, definizioni, etichette, tutte da buttare, tutte fallite e inutili. “UAG” è un dissipatore di onde sonore che si sommano, si stratificano e ricoprono i sensi e l’ambiente circostante. I T.O.M.B. sono una camera sonica. Del resto le registrazioni sono nate nel 2009, in diversi luoghi abbandonati (tra i quali un ex ospedale, ma anche cimiteri) quasi a voler catturare gli spiriti che li popolano. Le drum machine e i campionamenti si fondono, definiscono una ossatura vaga e contorta e da sopra sbocciano suoni, echi e venti elettronici inquietanti. Macabro, spaventoso, “UAG” è una cripta nella quale chiudersi e soffrire di paura.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10