(Pure Undergound-Audioglobe) Dopo tanti anni a scrivere di heavy metal, ormai mi insospettisco se, nella biografia promozionale di una band, leggo che fra le principali influenze ci sono i Manowar. Sembra quasi che la menzione dei Kings of Metal sempre più in crisi apra automaticamente tutte le porte del mercato! I rumeni R.U.S.T. (acronimo che sta per “Rock under the Sign of Thunder”) hanno tutte le carte in regola per piacere agli appassionati della vecchia scuola: che bisogno c’è di scomodare un modello che sarà valido al massimo per un paio di brani della tracklist? Pezzi come l’atmosferica “Sign of the King”, “Firestorm” o “Warriors of Heaven” funzionano benissimo così come sono e sono anzi legate maggiormente al classico heavy metal che al “true metal” (o come diavolo volete chiamarlo) manowariano. Un debut solido che merita un ascolto da parte dei defenders.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10