copwickedmaraya(Massacre Records) Complicata la storia degli heavy/thrashers newyorkesi Wicked Maraya: pubblicano un demo come Mystic nel 1988, cambiano nome in quello attuale, registrano nel 1991 un disco che non viene mai dato alle stampe, altro demo, full-“length” d’esordio (“Cycles”, del 1994), terzo cambio di monicker, due album, silenzio di sedici anni. Ora la Massacre Records rispolvera quel disco mai uscito, che si chiama “Lifetime in Hell”, ci aggiunge due brani nuovi e lo dà in pasto ai MetalHeads del 2016. E devo dire che i brani dei Maraya sono invecchiati molto bene! “Sounds of Evil”, la opener, fa molto pensare al melodic metal cadenzato e roccioso degli Evergrey, ma l’approccio vocale è molto americano. La titletrack alterna party ‘cattive’ e momenti d’atmosfera, mentre “Tomorrow’s Child” punta tutto su una melodia accattivante. “Seizure” inclina verso un heavy/thrash scontroso, che non spiacerà ai fan dei vecchi Metallica; molto più classica “The Calling”, tra l’altro con un giro di tastiere quasi in controtempo che è una bella idea. Con “Blackout” siamo dalle parti dei Mystic Prophecy; i due brani composti nell’ultimo periodo, “Fall from Grace” e “Suicidal Dawn”, mostrano che la band ha preso una direzione molto più melodica. Per gli amanti delle sonorità ruvide dell’us metal d’annata.

(René Urkus) Voto: 7,5/10