copelderblood(Osmose Productions) Se i Dimmu Borgir si fossero fusi coi Marduk, oggi avremmo gli Elderblood. Ucraini e al secondo album, hanno qui dato alla luce un lavoro molto interessante. Voce e batteria sembrano appunto partoriti dalla scuola Dimmu: sintetica e umorale la prima, veloce e chirurgica la seconda. Il tutto condito da un appeal orchestrale/sinfonico degno dei migliori album dei Borgir. Il tutto però in una connotazione molto più aggressiva e diretta in pieno stile Marduk. Questo nelle parti più tirate, poi ci sono degli intermezzi molto più tranquilli e suadenti, molto orecchiabili a dire il vero… La produzione è su livelli molto alti, il tutto a vantaggio di un suono altrimenti confusionale. Davvero, sembra di essere di fronte alle mega produzioni targate Nuclear Blast, tanto pulito ed equalizzato risulta il suono finale. E il tutto sembra essere eseguito con una naturalezza che ha dell’incredibile. Una sorta di Black sinfonico dei primi ’90 mischiato con l’asprezza del Black ottantiano . Davvero un disco che poteva tranquillamente essere il nuovo dei Dimmu Borgir. L’unico rammarico è che non avrà la loro stessa visibilità… Peccato davvero. Comunque, un lavoro più che ottimo!

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9,5/10