MORCOLAC – “Sanguinaria”
(Dusktone) I sacerdoti del culto Morcolac sono alquanto laboriosi. Dal 2021 a oggi tre album e un EP. “Sanguinaria” è dunque l’ultima missiva di questo trio devoto al black metal con la sua eccezione symphonic. “Sanguinaria” è il black metal nella sua versione (altro…)
MESSA – “The Spin”
(Metal Blade Records) Esplode il suono degli italiani Messa. Diventa incontenibile. Il doom cresce verso una dimensione più stellare, più ampia, più rock, ancora più vintage (come copertina e foto), offrendo uno spazio infinito alla voce della bravissima Sara, qui libera di esprimersi ben oltre l’ormai nota impostazione eterea e decadente. (altro…)
MARKO HIETALA – “Roses From The Deep”
(Nuclear Blast Records) Marko Hietala debuttò nel 2020 come solista, pubblicando il buon album “Pyre Of The Black Heart”, QUI recensito positivamente perché le canzoni lasciavano trasparire i sentimenti dell’uomo. Un approccio autentico e sganciato dalla sua principale esperienza artistica e della quale non è più parte da tempo, i (altro…)
MAN WITH A MISSION – “XV e.p.” (EP)
(Century Media / Sony Music) Assurdo quintetto eterogeneo di origine giapponese che ama esibirsi con i componenti mascherati da lupi. Sono apparsi nel 2010 e continuano con esibizioni esplosive nelle quali offrono un rock/metal tutto alternativo, cosa ovvia quando in line up ci sono -oltre ai soliti- ruoli quali ‘rapping’ e ‘giradischi’. (altro…)
MESSER – “Die Unerhörten (A Rarities Compilation)” (Compilation)
(Trocadero Records) Per i quindici anni di carriera i tedeschi Messer presentano questa invitante raccolta di demo e inediti, b-side, tutti nel puro concetto del post-punk e derivazioni, come la new wave, gothic rock/pop, dark, electro pop, pseudo kraut e altro. Il carattere dei Messer è genuino, loro sono infatti capaci di sperimentare di continuo e (altro…)
MIDRYASI’S KULT – “Mountain Devil” (Demo)
(Caligari Records) È un demo, è un debutto ed esce su formato cassetta: c’è forse un modo migliore di cominciare un cammino attraverso i labirinti underground della musica estrema? (altro…)
MERCILESS – “Behind The Realms Of The Dark” (Compilation)
(Darkness Shall Rise Productions) I Merciless di Svezia vengono omaggiati con questa raccolta dei due primi demo realizzati ai primordi della band. 1987 è l’anno di “Behind the Black Door” e 1988 quello di “Realm of the Dark”. Due anni dopo i Merciless incidono il primo album “The Awakening”, realizzandone poi quattro in tutto, ed è stato il primo (altro…)
MORTUAIRE – “Monde Vide”
(World Eater Records) Il death metal suonato dai bordolesi, tra cui spiccano elementi di The Great Old Ones e altre band francesi, è possente e a suo modo rievoca le bordate dei Bolt Thrower. I Mortuaire rispetto agli inglesi variano molto i pezzi, rientrano infatti nelle maglie del riffing anche fraseggi, cambi tematici delle melodie e introducono parziali (altro…)
MACHINE GUN KELLY – “Hit The Road”
(Diamonds Prod.) Ovviamente vi starete chiedendo cosa ci faccia il cantante, attore e rapper statunitense qui! Ottima domanda, ammetto che me lo sono chiesto pure io quando ci hanno sottoposto questo disco! (altro…)
MEDO – “Fantasmasis” (Reissue)
(Haloran Records) Uscì nel 2009 questo album pazzesco proveniente dal malsano underground portoghese. E, finalmente, ora torna disponibile rigorosamente su 200 limitate copie numerate a mano, un occasione succulenta se si pensa che all’epoca fece un sold-out che lo tolse praticamente dal mercato. (altro…)
FRANCESCO MARRAS – “Out Of The Fire”
(Hell Tour Productions) Ormai molto noto, per la vasta carriera, le innumerevoli collaborazioni e, non ultimo, l’appartenenza alla formazione degli inglesi Tygers of Pan Tang, Fracesco Marras è diventato un nome importante sulla scena hard & heavy internazionale. (altro…)
MANTAR – “Post Apocalyptic Depression”
(Metal Blade Records) È punk, è black, è metal… ma anche blues, jazz, libertinaggio sonoro totale, tanto che a volte sembra un avanzo di roba a-là Beastie Boys. (altro…)
MANTRIC MOMENTUM – “Alienized”
(Frontiers Music s.r.l. ) Secondo album per l’entità che, alla fine dei conti, è sorta delle ‘ceneri’ dei Teodor Tuff! Riff taglienti, pesanti, cadenzati, serrati, travolgenti… il tutto con la voce di Terje Harøy (Pyramaze), un vocalist pazzesco, energetico, tuonante, praticamente senza limite alcuno! (altro…)
MARILYN MANSON – “One Assassination Under God – Chapter One”
(Nuclear Blast Records) Dopo “We Are Chaos” e diversi anni di lotte processuali fine a loro stesse (funziona così), ecco che questo artista tanto controverso quanto geniale torna, torna con un altro album dentro una discografia che conta più di una dozzina di dischi. (altro…)
MAJESTICA – “Power Train”
(Nuclear Blast Records) Confesso di non aver mai prestato attenzione agli svedesi Majestica fino ad ora. Quel che sapevo di loro è che precedentemente si chiamavano Reinexeed, mentre con il moniker attuale hanno pubblicato due album, “Above The Sky” e “A Christmas Carol” (recensione qui e qui) e che propongono un power metal epico e sinfonico molto tradizionale. (altro…)
MACERATION – “Serpent Devourment”
(Emanzipation Productions) I Maceration pubblicarono un album nel 1992, “A Serenade of Agony”, oltre a un paio di demo. Ritornano in attività nel 2021 per registrare e pubblicare l’anno seguente “It Never Ends…” con alla voce addirittura Dan Swanö, voce degli Edge Of Sanity e oggi quotato produttore e abile mente del mixaggio e (altro…)
MONTE PENUMBRA – “Austere Dawning”
(NoEvDia) Giungono al terzo album i portoghesi Monte Penumbra, a tre anni dal precedente “As Blades In The Firmament”; un lasso di tempo piuttosto breve, se consideriamo che sono passati ben otto anni tra il debut album ed il secondo lavoro. (altro…)
MELTING CLOCK – “Altrove”
(Black Widow Records) È prog di altissimo livello quello degli italiani Melting Clock, gruppo nato quasi venticinque anni or sono per passione, suonando principalmente cover, prima di evolversi, di consolidarsi, di inoltrarsi nel percorso creativo, il quale li porta a questo nuovo “Altrove”, un album intenso, avvolgente, un disco che pur non essendo un concept, cattura l’ascoltatore in un unico portentoso turbinio musicale, incessante dal primo all’ultimo brano. (altro…)
LUCIO MANCA – “Camaleontico”
(autoprodotto) Quarto album per il bassista virtuoso Lucio Manca, qui accompagnato da un manipolo di musicisti di altrettanto talento (Sergey Boykov alle keys, Gabriele D’Amico alla batteria e Eros Melis alla chitarra solista). “Camaleontico”, rigorosamente strumentale, è album diretto, immediato, forse un EP visto i soli sei brani spalmati in soli 25 minuti di musica… ma quale musica! (altro…)
MOON WIZARD – “Sirens” (Reissue)
(Hammerheart Records) Una buona coesione tra i principi stoner e doom metal sono il tratto caratteristico di questa formazione proveniente da Salt Lake nello Utah, Stati Uniti. Tre dei Moon Wizard provengono da una precedente band, i Thalgora, mentre Sami Wolf di Chicago è alla voce. “Sirens” è lucido e fluente nel suo scorrere, piacevole (altro…)
FABIO MEINI – “Streghe”
(autoproduzione / Bella Di Notte) L’album è incentrato sulla figura della donna, raffigurata attraverso storie di sfruttamento, violenza e abbandono e diritti negati. Si intitola “Streghe” e parla delle donne messe al rogo, di quelle che migrano attraverso il Mediterraneo, delle ragazze madri, delle prostitute, come dello stupro, nonché di chi cambia (altro…)
MAGNUM – “Live At KK`s Steel Mill” (Live)
(Steamhammer / SPV) Il 10 dicembre del 2022 i mitici inglesi Magnum hanno suonato un altro dei loro concerti, una delle tantissime esibizioni che si sono svolte in cinquant’anni di attività (si sono formati nel 1972). (altro…)
MOONDARK – “The Abysmal Womb”
(Pulverised Records) Pubblicato un demo nei primi anni ’90, i Moondark sono poi scomparsi per poi rifarsi vivi nel primo decennio degli anni 2000 con un secondo demo. “The Abysmal Womb” è di fatto il primo album che la band svedese pubblica e rappresenta la coesistenza tra il doom e death metal, con suoni grossi e spessi che in certi frangenti sembrano (altro…)
MYSTERY BLUE – “Night Demon”
(Massacre Records) Tra i prime movers della scena metal europea, i francesi Mystery Blue sono arrivati vicini al grande successo con il debutto omonimo del 1984, per proseguire poi una onorata carriera in seconda fascia, tra cambi di formazione ed una pausa durata tutta la prima metà degli anni ’90. (altro…)
MUTANK – “Think Before You Think”
(Boonsdale Records) Tornano dopo sette anni di silenzio discografico i canadesi Mutank, con questo secondo album che, pur essendo legato a doppio filo al thrash più ortodosso, ha il merito di suonare fresco e non troppo derivativo. (altro…)
MÖRK GRYNING – “Fasornas Tid”
(Season of Mist) Con “Hinsides Vrede” (qui) tornarono nel 2020 dopo un lunghissimo tempo di silenzio, ed ora rieccoli con un nuovo potente disco, il settimo sigillo, un disco feroce, potente, senza tempo, fedele ai primordi, in linea con il debutto di trent’anni fa, “Tusen År Har Gått…”, uno dei dischi che definirono il black melodico di matrice svedese, genere nel quale la band forse vuole riaffermarsi, ridefinirsi, imporsi nuovamente cercando di raccogliere il meritato successo che in passato non li ha premiati adeguatamente. (altro…)
MESARTHIM – “Anthropic Bias / Departure”
(Avantgarde Music) In quasi un decennio, nonostante l’anonimato dei due membri, gli australiani Mesarthim si sono fatti notare, eccome, grazie al loro black ricco di divagazioni digitali! (altro…)
MAGIC KINGDOM – “Blaze Of Rage”
(Massacre Records) Sesto capitolo e debutto con la Massacre per il progetto del virtuoso Dushan Petrossi, a ben cinque anni dal precedente e validissimo “MetAlmighty” (qui). “Blaze Of Rage”, come suggerisce il titolo, è un disco dannatamente metal, super curato, con assoli incredibili, linee vocali irresistibili… sia per il mitico front man Michael Vescera, che per l’altra voce… il growl selvaggio di Roma Siadletsky! (altro…)
METSÄN ALTTARI – “Metsän Alttari”
(Inverse Records) Finlandia, folk e black metal sono i tre elementi che formano questo album di debutto per Metsän Alttari di proprietà di Janeski. Finlandese appunto, lui recupera le tradizioni sonore della propria terra e le infonde in queste composizioni, sette con l’iniziale intro all’album, le quali sono abbastanza pulite, ordinate nella loro forma (altro…)
MÚR – “Múr”
(Century Media Records) Islanda. Debutto. E già con Century Media! È tanto per questo quintetto che scivola via sia dalle tipiche inquadrature di genere in ambito metal, sia dagli ormai noti stereotipi stilistici della bands provenienti dal quell’isola lassù al nord. (altro…)
MOURNING OF THE HERETIC – “To The Shadows Betrothed”
(autoproduzione) L’Irlanda del Nord, fredda e ancestrale quanto gotica e misteriosa è la terra che ha dato i natali ai Mourning Of The Heretic, combriccola attiva dal 2010 con diverse pubblicazioni che solo oggi pubblica il debut album. “To The Shadows Betrothed” ci svela una orientazione symphonic black metal di taglio (altro…)
MASSACRE – “Necrolution”
(Agonia Records) Kam Lee e gli altri innalzano per la quinta volta il vessillo Massacre, attraverso un nuovo album dopo tre anni per la death metal band che nasce negli Stati Uniti, a Tampa in Florida, una delle terre ancestrali di questo genere musicale. La formazione è di prima classe: Lee è alla voce, ovviamente, con il duo alle chitarre composto da (altro…)
MERCYLESS – “Those Who Reign Below”
(Osmose Productions) Sono concretamente una delle bandiere del death metal transalpino i Mercyless, suonando ormai dagli anni ’90 e pubblicando di fianco alla linea temporale degli album in studio anche molte altre cose. Concretamente legati alla propria ascendenza, la quale restituisce un songwriting che si avvicina a certi periodi (altro…)