(AFM) Non ho amato particolarmente né “Fall from Grace” né “Purgatory”: offro comunque un’altra chance ai canadesi Borealis ascoltando la ristampa del loro primo disco, uscito originariamente nel 2008, e qui presentato in versione risuonata e remixata. Fin dall’opener “Lost Voices” è chiaro che i referenti principali, per i nordamericani, sono stati gli Evergrey: brano arrembante e rotondo, ma senza particolari sorprese. Ottima invece “From the fading Screams”, power ballad in un crescendo coinvolgente dove funzionano sia gli inserti di keys/piano che il refrain maestoso. Ben costruita anche “Eyes of a Dream”, con variazioni che definirei progressive, vagamente reminiscenti dei Masterplan; incalzante ma di nuovo derivativa “The Afterlife”, mentre la seconda power ballad “Divine Answer” punta su orchestrazioni pompose e un taglio cinematografico. Con la conclusiva “Black Rose”, ancora una volta grintosa e compatta, giudico questo debut migliore degli altri album dei Borealis con cui ho avuto a che fare. Spero che il futuro li riporti almeno su questi livelli!

(René Urkus) Voto: 7/10