(Nuclear Blast Records) Quando hanno lasciato gli Eluveitie, Anna Muprhy e i suoi compagni Ivo Henzi e Merlin Sutter volevano creare qualcosa di diverso: se con il debut “This is the Sound” hanno già dato alle stampe qualcosa di notevole, con “The Spell” si sono superati. I Cellar Darling si muovono ora in una feconda regione di confine fra dark rock, (folk) metal, progressive (rock e metal), con punte di ambient e new wave: gli Eluveitie ormai sono un passato lontano, e le potenzialità del nuovo sound sono molto ampie. Il nuovo disco è un complicato concept sulla morte cui si accompagna anche un audiobook che narra passo passo la storia. La ghironda di Anna Murphy ci accoglie subito nella complessa “Pain”, che si divide fra occasionali durezze e un dolce ritornello dai toni rock; il finale rallenta ed emoziona. Incredibile “Death”, che a più o meno metà del suo sviluppo inserisce una sezione strumentale a metà fra il doom e i King Crimson (ascoltate il flauto)! La titletrack si fonda su un vocalizzo da brivido di Anna, mentre è deliziosamente progressive “Hang”, quattro minuti e mezzo di escursioni sonore su un tema intricato. Suoni eterei per “Sleep”, momenti di violente sfuriate prog in “Insomnia”; “Fall” è un minuto corale che ricorda quasi lo stile dei Queen! Con l’incalzante “Love pt. II”, una sorta di post rock sofisticato, e l’eterea “Death pt. II”, divisa fra piano e tendenze new age, il viaggio giunge al termine. Sonorità intriganti per metallari open minded, ma in senso assoluto “The Spell” è una grande lezione di musica.

(René Urkus) Voto: 8/10