(A.I.M. Records) Quarto album per Gli Atroci, band bolognese che da sempre unisce testi demenziali ad un metal ottimamente suonato e vario nelle sonorità. Sono passati ben dieci anni dall’ultimo lavoro in studio della band emiliana, quel “Metallo o Morte” che rischiava di essere l’ultimo album, vista la decisione di non fare più dischi dopo la morte del bassista Oscar Bandiera, alias L’Orrendo Maniscalco. Fortunatamente ha prevalso la decisione di andare avanti con un disco che conferma Gli Atroci come band di punta del genere insieme ai Nanowar Of Steel. Come sempre la proposta è piuttosto variegata, passando da sonorità accessibili come su “Probably Risk To Die” a rivisitazioni dei Rammstein (“Perfect Kombination”), passando per il groove di “Magari Morite”. Esilarante la gucciniana “Lungo e Diritto”, tra folk e schitarrate metal. Dopo dieci anni, Gli Atroci non hanno perso la capacità di divertire e di proporre metal di ottima qualità.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10