(Archaic Sound/Redefining Darkness Records) Un gruppo nato nel centesimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra non poteva che usare il primo conflitto nucleare per dare contenuto alla propria discografia. D’altronde, basta guardare come si fanno chiamare i singoli componenti per avere una vaga idea di quanto il concept del gruppo stesso sia permeato di conflitti e tutto ciò che vi è affine. “The Blind Leading The Blind” non è però un’inno alla guerra, non siamo di fronte alla versione ucraina dei Marduk. No, qui incredibilmente i testi sono molto più ‘dotti’, più orientati sull’aspetto filologico e sulle vicende storiche piuttosto che sulle sensazioni da esse suscitate. Insomma, perdonate il paragone ma è come parlare di Sabaton in versione death. Che poi manco di death si tratta, ma di un curioso connubio in cui ci si orienta di volta in volta, a seconda della traccia, verso il black, il doom o lo swedish death puro. “Arrival. The Meuse-Argonne” esplode, dopo una breve intro, con tutto il suo splendore. Riff serratissimi, vagamente thrash, si insinuano in strutture dal suono molto svedese, un cantato death ‘limpido’ e cristallino, forte nel tono e autoritario, scandisce lezioni di storia all’ascoltatore. Quest’ultimo avrà durante tutto il lavoro la sensazione di stare ascoltando qualcosa di grosso, un disco magari prodotto da etichette ben più grosse di questa… insomma, il sentore del capolavoro aleggia davvero per tutta l’opera. Brevi intro di cornamuse, motori di biplani, suoni bellici in generale fanno da intermezzi brevi per le pallottole sparate a tutta velocità, ossia nove tracce piene e devastanti, modernissime nel suono eppure forti di suoni dal chiaro stile anni ’90. Ripeto, non il classico lavoro di guerrafondai, bensì un disco ragionato, intelligente e terribilmente ispirato. Dagli sparuti assoli alla batteria iper precisa, un disco potente, pieno di idee ed energia, seppur visibili in modo tutt’altro che immediato. Ecco… forse il vero significato dell’opera è racchiuso nella splendida copertina, creata a mo’ di sigillo per un opera dall’impatto forte come pochi altri lavori. Assolutamente da avere…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9,5/10