(Century Media Records) Sven de Caluwé ci crede da 26 anni e manda avanti la baracca Aborted con la stessa tenace, ostinata forza che esprime in sede live. Il cantante belga e mastermind della band per il nuovo album “ManiaCult” inserisce atmosfere oscure e le tipiche sfumature di estremismo legate a ombre e insanità. Il death metal degli Aborted è sempre stato insano nelle tematiche, quanto nell’iconografia che avvolge la band. Brutal, grindcore sono quel nocciolo che voluminizza il death metal degli Aborted; in passato spesso ‘ignorante’, ‘ottuso’, esempio di una scarica di cieca brutalità che nel corso degli anni e solo dopo qualche album è riuscito a presentare qualcosa di nuovo. Senza reinventarsi nell’immediato, semmai su un percorso durato appunto anni, de Caluwé e soci – i quali poi sono cambiati spesso nel corso del tempo, per una line up instabile e dunque condizionante forse per la stessa spinta compositiva del gruppo – hanno portato questo ‘aborto’ musicale a una bellezza inquietante, tenebrosa e certamente sanguinante! “ManiaCult” è un album immediato, non essenziale e al contempo rappresenta il più lavorato dalla band. “ManiaCult” si eleva con un’esecuzione strumentale dove appunto il gioco di luci d’atmosfera, scariche serrate di brutal death e grindcore pur suonando smaltate rispetto a certa rozzezza del passato, manifesta l’anima più estrema quanto sapiente degli Aborted. In dieci pezzi esiste un concentrato di stile ammirevole: riff polverizzanti e assoli laceranti quanto un fulmine, arringhe violente con addirittura episodi brevissimi di black metal come in “Portal to Vacuity”, esplosioni ritmiche che si producono in evoluzioni imponenti. Sven de Caluwé che va a spasso per diversi range e timbri vocali mette un altro pilastro, il proprio, al sound generale. Per questa infame espressione del death metal mondiale, nata nell’underground per quanto abbia allevato il proprio sound con lentezza ma decisione verso sfumature più lavorate, smussate, oggi tocca il proprio massimo valore creativo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10