copancientc15(Autoproduzione) Attraverso la piattaforma Bandcamp, la band felsinea Ancient Cult si propone con un EP digitale, QUI disponibile, che compete piacevolmente con l’ondata occult rock che da alcuni anni si è resa protagonista in Svezia e dintorni e in Inghilterra. Il riffing di Frank Van Hell si arrampica su percorsi melodici maestosi, antichi, pregni dell’epoca arcaica dell’hard rock ossianico e sulfureo. Al suo fianco il limare di note basse e oscure di CC Saviour. Chitarra e basso formano un impianto solido, ma scorrevole. Quell’essenza di atmosfere illuminate da candele, di guglie che si stagliano nella notte e di tormenti dettati da sogni indicibili, acquisiscono passo svelto, agile e dunque fasi veloci, si alternano ad altre tenebrose e ad altre ancora cromate da un rock-blues fresco e ricco di poesia. Dave J.Vargar canta, Marcy Free Romana scandisce il tempo e così questa formazione diventa un ritrovo di componenti dei Bland Vargar, Gravesite, Montenegro, Horror Vacui, Kontatto e Wormhole. Per quanto la band faccia riferimento a “Goddess of Solitude” come un EP, la durata totale sale a trentatré minuti attraverso cinque canzoni: la title track si assesta su quattro e mezzo e in oltre sei la seguente “Vagabond of the Ancient World”, ma ecco che già “The Gathering” arriva a quasi otto minuti e attraverso un hard rock solido, roccioso, che scuote l’ascoltatore e si accosta molto nel sound ad uno stile svedese. Otto minuti anche per “Yule’s Day”, altra canzone dal passo abbastanza svelto, ma più di tutto rappresenta una galleria di riff che si alternano e si rimpiazzano restando comunque memorabili. Chiude in sei minuti e mezzo di adrenalina un rock ‘n roll semplice e spontaneo, la cover di “Rock Bottom” degli UFO. Gli Ancient Cult dispongono in uno schema sonoro non solo la tradizione dei Black Sabbath, dell’hard rock anni ’70, ma anche ciò che ha saputo sviluppare la NWOBHM.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10