(InsideOut Music) Ci sono due modi complementari per affrontare la musica di Arjen Lucassen. Il primo, quello facile, consiste nell’ignorare ogni retroscena e godersi solo la musica… la quale è sempre di pregiata fattura, sempre grandiosa, ricca di artisti fenomenali… qualsiasi sia la manifestazione delle molteplici personalità artistiche che Arjen mette in scena, ovvero Star One, Ayreon, Guilt Machine… o il suo progetto ‘solista’… quello dove lui diventa Mr.L. L’altro modo è molto più complesso e, oltre all’ascolto, richiede una mente sveglia, tanto tempo, un po’ di devozione, una tendenza nerd e molta decisione, perché si tratta sostanzialmente di decodificare l’opera, anzi quasi ‘hackerarla’. Star One è la creatura che Arjen sveglia quando vuole del metallo meno teatrale (che viene riservato per Ayreon) e quando l’idea che gli ronza in testa è un concept album legato al cinema. “Revel In Time”, terzo album di Star One, a dodici anni dal precedente (ma a meno di due anni dall’ultimo complessissimo “Transitus” di Ayreon), è questa volta legato ai film che hanno a che fare con la manipolazione del tempo, tanto che il titolo stesso vuole giocare attorno alla frase ‘revel in your time’ (‘goditi il tuo tempo’, dal film Blade Runner, qui la clip) e la più esplicita ‘travel in time’ (viaggiare nel tempo)… ma senza la prima ‘t’… quindi ‘ravel in time’… ovvero ‘scorrazzare nel tempo’. La particolarità di questo nuovo Star One è un approccio più a-là Ayreon, ovvero con un paniere di vocalist mostruoso… a differenza dei primi due lavori i quali, di fatto, avevano quasi una line up stabile, ovvero quattro vocalist, tutt’ora presenti, che interagivano tra loro. Ma questa interazione non è stata possibile durante gli ultimi due patetici anni della storia di questo pianeta, non è stato possibile avere più di un artista nello stesso studio e momento, pertanto Arjen ha aperto l’elenco dei suoi contatti, chiamando il meglio del meglio della scena, abbinando sostanzialmente un vocalist per ogni brano. Ecco quindi che sentiamo la voce dei grandi Roy Khan, Russell Allen, Joe Lynn Turner e Jeff Scott Soto… oltre che Tony Martin, Dan Swanö, Michael Mills, Michael Andersson, Alessandro Del Vecchio, Brandon Yeagley, Will Shaw, Damian Wilson, Ross Jennings, Wilmer Waarbroek, Marcela Bovio, John Cuijpers Irene Jansen, Brittney Hayes e Floor Jansen. Anche a livello di musicisti ospiti non scherziamo, visto che troviamo tra gli altri il leggendario Steve Vai, il mitico Michael Romeo, l’intramontabile Jens Johansson e il superlativo Adrian Vandenberg! Ho parlato di decodifica? Testi a parte e collegamenti strani a parte, ecco che Arjen ci serve una pietanza succulenta: “Revel In Time” esce con un secondo CD, il quale non è l’ovvia versione strumentale dei brani… riservata per il CD numero tre!; il CD due contiene gli stessi brani del CD uno… ma con sostanzialmente un incrocio tra le versioni con le guide vocali (ovvero brani registrati in maniera definitiva con un con un cantanti alternativi, questo per poi sottoporre i brani ai vocalist ufficiali i quali registreranno la loro versione definitiva pensata per il disco) e un rimescolamento delle carte: cose del tipo ‘il cantante di quel brano del CD uno ora provi a cantare quest’altro brano del CD due’…. tanto che appare un brano nel quale ci canta Arjen Lucassen stesso! Sapete cosa vi dico? A pensarci bene è meglio il primo modo, quello semplice, per ascoltare “Revel In Time”, ovvero l’ennesimo capolavoro di questo grandissimo artista olandese, di questo geniale mecenate del rock e del metal!

(Luca Zakk) Voto: 10/10