copBandOfSpice(Scarlet Records) Dalla Svezia torna Spice dei Spiritual Beggars (la band di Michael Amott) e dei thrashers Kayser, con il suo nuovo progetto. Torna con energia, potenza scatenata ed una performance vocale coinvolgente e travolgente. Torna con uno sfacciato hard rock che non lascia respiro, non lascia spazio, non fa prigionieri. Un hard rock un po’ vintage, settantiano, a cavallo tra ispirazione creativa e quell’esecuzione sporca che è un autentico e deciso pugno in faccia, un palese atteggiamento menefreghista. Undici tracce che coinvolgono, scaldano, accompagnano lungo un viaggio e fanno pulsare il sangue nelle vene. Melodica ma con un riff massacrante sulla title track posta in apertura, subito, immediatamente, senza sconti. Molto melodica ed ottantiana “True Will”, quasi un inno, un pezzo da urlare, tutti assieme. Perfetta per la radio “On The Run”, pezzo che vanta un assolo southern veramente bello. L’anima settantiana emerge con le keys di “The Joe”, un pezzo che porta indietro nel tempo, che cambia il sapore del viaggio, un po’ malinconico, un po’ ricco di sogni. Melodia senza fine e suoni squillanti con “You Will Call”, la quale precede la stupenda “You Can’t Stop”, tirata, spietata, con ancora una volta quei suoni di altre epoche, altri gusti… spezzati da un chitarra crudele, spietata, prepotente. Anche “Fly Away” è memorabile: riff pesante, lontanamente doom, headbanging naturale ed irresistibile… quasi Type O Negative rivisto e riproposto, rielaborato e sputato in faccia. Ancora southern feeling su “In My Blood” mentre è un anni ’70 da mitica serie poliziesca in TV la seguente “Down By The Liquor Store”. Potenza esagerata, infine, con il congedo rappresentato da “You Know My Name”. Si, il nome lo conosciamo… è il nome del rock’n’roll, un nome che fa sentire liberi, spensierati, scatenati. Un nome che diverte, esalta e fa sognare. Esattamente come “Economic Dancer”!

(Luca Zakk) Voto: 7/10