(Pulverised Records) A poco più di un anno di distanza il duo Bastard Priest, al secolo  Matt Mendoza (batteria e voce) e Inventor (chitarra e basso), registrano il secondo album. Dopo “Under the Hammer of Destruction” il death metal old school degli svedesi ritorna ad essere ruvido, aggressivo e parzialmente influenzato dai germi dell’hardcore. I Bastard Priest si sono serviti del mixaggio di Fred Estby (batterista ed ex-Dismember) e della masterizzazione presso l’Enormous Door Studio, luogo spesso occupato da Poison Idea, Phobia, Extinction of Mankind e altri. Si avverte un sensibile miglioramento nei suoni, rispetto al precedente album, anche se il loro stile retrò è sostanzialmente immutato. Il death metal espresso è sempre debitore verso figure del calibro di Autopsy, i primissimi Entombed e il primissimo death metal di fabbricazione svedese, come i Dismember, e qualcosa che giunge anche dagli Obituary. “Ghouls Of The Endless Night” è più vivace rispetto al primo album e pone in evidenza come i Bastard Priest seguano e sentano la direzione musicale sopra descritta. Coloro che hanno nel sangue questo sound passeranno oltre mezz’ora di piacere.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10