(High Roller) Sempre alla ricerca di formazioni e generi dimenticati, la High Roller ripesca per una edizione su vinile i berlinesi Black Burn, autori di un unico demo nel 1985 che fu rifiutato dalle case discografiche perché (almeno così dice la loro biografia) ‘troppo avanti per l’epoca’. I cinque brani pretendono di essere una sorta di doom/black/death, ma onestamente le influenze degli ultimi due generi sono decisamente sparute. “Skylla” è infatti un doom primordiale pesantemente condizionato dalla voce gorgogliante e cavernosa del singer Marcel Klinger: il sound è dopo i Black Sabbath ma prima dei Candlemass. Dal ritmo più sostenuto “Priest of Dread”, dove invece il doom è già quello classico di fine anni ’80 (molto vicino a certe cose dei Mercyful Fate) che tante band giovani tentano oggi di replicare. Ipnotico il giro di “Necrophile” e molto più rock “Dr. Vollin”, ispirata ad un racconto di Poe: siamo così arrivati alla spaziale bonustrack senza nome di quasi dieci minuti (registrata invece nel 1999) che chiude la tracklist. Funziona meglio la prima parte, di pesante atmosfera, rispetto alla seconda, più convenzionale. Per collezionisti accaniti.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10