(Hellbones Records) Duo italiano che trasforma in suoni e musica l’abbandono, il disagio, gli esseri dimenticati, l’umanità classificata di inferiore qualità. Il concept album offre quattro titoli che svelano da soli le tematiche espresse: “Deportation”, “Destination”, “Torture” e “Death”… un percorso letale che non è solamente riconducibile ad altre epoche o eventi storici che hanno causato dolore e morte, ma è anche una metafora sulla società odierna, sull’ipocrisia e la violenza della stessa; pertanto quel viaggio verso la fine che inizia con la deportazione non è strettamente legato all’atto fisico, ma ha anche un significato sociale, tecnologico… tutto quello che rende l’uomo medio un semplice numero, un semplice dettaglio di una trama tessuta da qualcuno al di sopra, qualcuno che trae benessere a spese di una moltitudine di altri umani ai quali non viene riconosciuto alcun valore. Black/Lava mette in scena questo disagio con suoni, strumenti musicali, alcuni auto costruiti, senza dimenticare rumori generati da svariati macchinari o l’uso dei più diversi oggetti… compresi dei rottami, cosa -quest’ultima- dall’alto valore metaforico, considerando il concept del lavoro. Suoni digitali. Suoni veri. Riff di chitarra che si disperdono. Ambient ostile. Atmosferico opprimente. Parentesi di puro black metal old-school. Divagazioni drone/doom annebbiati da un caleidoscopio di effetti destabilizzanti. Fino al corto circuito. Fino alla morte, forse l’unica via di fuga, l’unica liberazione. L’unica vittoria. Quattro tracce intense che materializzano i vostri, i nostri fantasmi. Cosa succede poi? Questa è tutt’altra storia. Buona fortuna.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10