(WormHoleDeath Records) Ulteriore evoluzione in Norvegia, in casa Mr. Runar Beyond, il mastermind dietro questo progetto in costante crescita. Se il precedente lavoro “Crimson Sky” (recensione qui) era una mettere in chiave hard rock gotico il sound della band pensato per essere malinconico e costruito attorno a bassi profondi ed inquietanti mellotron, il tutto dominato da clean vocals eteree… il nuovo quattro tracce si spinge oltre, e si avvicina un po’ a ciò che ci si aspetta dal lato oscuro della Norvegia: musica con tendenze estreme. La base rimane la stessa: melodie sognanti, abbandonate nella malinconia più profonda, con linee di basso calde e provocanti… ma è l’apice sonoro che diventa aspro, che introduce harsh vocals, drumming tirato, chitarre più violente… quasi a trasformare quella malinconia di fondo in esplicita intensa rabbia. Una rabbia che diventa dominante, tanto da cambiare completamente il genere della band… anche se in un certo senso… è rimasto lo stesso. Davvero, l’ascolto offre un hook che rispetta il sound della band in maniera perfetta, ma il risultato è completamente diverso, decisamente spostato su un genere molto più estremo. Il precedente EP vantava le clean vocals di Runar, delle clean vocals suggestive circondate da suoni oscuri, ma sostanzialmente dolci, anche se supportate da riffing di matrice metal. Questa nuova release invece si esprime esclusivamente con violenza… e si nota immediatamente che si tratta di una scelta che offre varietà, togliendo quel remoto senso di monotonia della linea vocale pulita. La title track apre con suoni dolci, una chitarra interessante che esplode immediatamente in un riff lineare ma decisamente heavy, un livello di pesantezza che sfocia nel death doom con l’ingresso delle vocals. Il brano rimane provocante, mai veloce, sempre comunque ricco di ritmica, mentre Runar lascia scatenare un basso sublime e vocals sempre più estreme. Oscura “Deception Pt 1.”: è faticoso decifrare un genere specifico… c’è quella base dark ambient sensuale… ma la parte vocale, tra spoken e growl, appesantisce meravigliosamente il tutto. “Toward the Abyss” si lascia andare, ed i tempi accelerano. Una versione dark goth accelerato di un sound che sta tra Motörhead e Mysticum… un’autentica (piacevole) sorpresa per questo progetto. “Deception Pt 2.”, chiude riprendendo la parte 1 ed intensificando la componente malinconia, ambientale, melodica e spettrale… aggiungendo un feeling, accentato dalle vocals, che avvicina al DSBM e pure al post metal. Un EP sorprendente. Di solito quando conosci una band, l’arrivo del nuovo disco è una ricerca di conferme con ovvi confronti rispetto alla produzione precedente. Ma i Blood Moon Hysteria sconvolgono e cambiano completamente genere, pur restando legati al loro stile di base: ogni barlume di ipotetica noia sulla lunga distanza svanisce (se fosse un full length sarebbe molto interessante, cosa che probabilmente non valeva per il precedente lavoro). Mossa coraggiosa, provocante e realizzata con incredibile maestria. Raramente una band può virare così violentemente e rimanere integra al cento per cento, offrendo un risultato tra l’altro migliore, ma questo è decisamente uno di quei rari casi!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10