copcasablanca(Gain Music) Una buona, buonissima realtà svedese che dopo l’album del 2012 “Apocalyptic Youth”, ritorna a far sferragliare i propri strumenti, sacrificati ad un rock/hard-rock/heavy infuocato, energico e, soprattutto, con delle canzoni. Si, canzoni, degne di essere appellate con questo sostantivo, non come molti che creano album che iniziano e finiscono e non ti lasciano nulla dentro ad un singolo neurone. Anders Ljung è un vocalist perfetto,  Mats Rubarth al basso e Josephine Forsman (la batterista di Melody Club e Sahara Hotnights) formano la base ritmica più adrenalinica che si possa sentire, mentre le sei corde sono le stelle polari controllate da Ryan Roxie (dall’Alice Cooper Band) e Eric Stenemo. Line up superba, per delle canzoni che di base sono un hard rock con riflessi seventies, ma attenzione ad alcuni riff che sono degnamente ascrivibili alla tradizione dell’heavy metal classico, oltre a momenti ruggenti e oltremodo sul rock, per un insieme melodico trascinante e avvincente. Sound selvaggio, fresco, vitale. Un sound che sembra anche rivitalizzare delle linee classiche, come quelle dei Deep Purple età “Come Taste the Band”, oltre a menarsi in un rock ‘n’ roll più modale, magari street, o darsi a cose tipo Bon Jovi, ma rimanendone sempre rispettosamente a debita distanza. L’ordine delle idee è di essere esplosivi e di esserlo spontaneamente. Mai un secondo nel quale si possa pensare che la band abbia studiato a tavolino, lavorato di mestiere. I Casablanca arroventano i propri amplificatori con una maestria dannatamente trascinante e senza passi falsi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10