(Xtreem Music) I Catacomb in questione sono la death metal band francese apparsa sulla scena underground europea nel 1990 e autrice di demo ed EP. Poi la sua dissoluzione e un ritorno solo nel nuovo millennio e poi di nuovo una lunga pausa fino al 2018. Dopo demo, EP pezzi sparsi in compilation, Benjamin Busy, voce e basso, e Anthony Derycke, chitarre, pubblicano finalmente un vero e proprio album. “When the Stars Are Right” è dunque il primo full length per I francesi ed espone un death metal agile, con distorsioni granitiche, squillanti e ben lontane dall’ombrosità cupa di quelle tipiche del death metal. In più Anthony Derycke esibisce un parco assoli sontuoso. Il basso, ben calibrato nelle stratificazioni dei pezzi, gioca un buon contrasto nei suoni con le chitarre, con il supporto di un drumming tellurico e ben assestato in ogni variazione e andatura dei pezzi. Il cantato di Busy è un growl arso con spunti anche in screaming. Ispirati dalla letteratura di Howard P. Lovecraft, i Catacomb tessono un po’ di melodie sinistre, aderenti agli scenari descritti dallo scrittore di Providence. Dieci pezzi la cui cornice è sempre death metal mentre le scorribande delle chitarre si lanciano in più direzioni e rendono l’insieme meno monolitico e prevedibile del previsto. Nonostante una produzione per nulla levigata, ogni piega melodica dettata da assoli quanto da ritmiche e armonizzazioni, arrivano senza perdersi e insieme a qualche linea di sintetizzatori sullo sfondo. In aggiunta alla propria arte, i Catacomb realizzano anche una cover dei Morbid Angel alla fine dell’album, la mitologica “Chapel of Ghouls”. “When the Stars Are Right” nasce sotto la buona stella della creatività, diventa un degno prodotto ispirato dalla scrittura di Lovecraft e rilancia una band che dopo decenni di piccole pubblicazioni, ti piazza un’opera monumentale. «Non è morto ciò che in eterno può attendere…»

(Alberto Vitale) Voto: 9/10