(Transcending Obscurity Records) Quarta pubblicazione che finalmente è un album per i toscani Coexistence, i quali esibiscono un progressive detah metal conturbante. Mirko Battaglia Pitinello è alla voce, oltre ad essere una delle due chitarre, l’altra è Leonardo Bellavista, esibendo un growl greve a tratti narrativo rispetto a quanto la musica distende nell’album. Accelerazioni e scalate, fasi centrali e momenti elaborati, nonché strumentalmente raffinate anche con l’espressione di un basso, fretless, mostruosamente intenso e carico di feeling, da parte di Christian Luconi. Il pulsare ritmico della macchina dei pattern risponde a Alessandro Formichi, il quarto, la chiusura del cerchio di questi musicisti di Siena. La band si colloca nel death della sua fase più ‘colta’, avanzata come quella dei Cynic e degli Atheist, pur non volendo affermare che i Coexistence riprendono necessariamente questi esempi che appunto tali vogliono essere, cioè un’indicazione sommaria di quanto la band riversa in questo album. Complesso ma scorrevole, melodico ma strutturato, “Collateral Dimension” non è un lavoro banale. In esso tecnica in esso, nonché death metal nel suo spirito oscuro e possente, morboso e sorprendente; mai povero di contenuti e di esecuzioni al di sopra di una certa cifra stilistica. Primo album, non la prima registrazione per i Coexistence, ma affatto un atto da debuttanti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10