copConstraint(Autoproduzione) Debutto veramente ottimo per gli italiani Constraint! La band fonda le proprie origini qualche anno fa, suonando cover di bands quali Nightwish ed Epica, ma si evolve rapidamente fino a questo loro album, “Enlightened By Darkness” il quale dimostra una grande maturità creativa. Sicuramente nel vasto panorama metal sinfonico con voce femminile non sono una rivoluzione assoluta, ma vantano una forza che si rivela in ritmiche coinvolgenti, dettagli intelligenti, fills di ogni singolo strumento (batteria in particolare) molto ricercati ed efficaci. Non mancano gli assoli, non mancano le keys, ma la resa è sempre da considerare globale: nell’album appare sempre una band compatta e mai un particolare strumento circondato dal un resto di componenti mediocre o magari forzato. Musica d’insieme, efficacia unica, coinvolgimento completo in ciascuna delle nove tracce che scandiscono questi trentacinque minuti. A dire il vero c’è una eccezione, c’è qualcosa che emerge, che appare superiore alla media: si tratta di Beatrice Bini, la vocalist, un soprano fantastico che non si limita semplicemente al ruolo di “vocalist femminile in una band metal”, piuttosto -come per gli altri strumenti- ricerca la perfezione, l’esaltazione, la palese dimostrazione di superiorità tecnica, padronanza musicale e dote vocale. Beatrice non teme certo il paragone con ugole quali Tarja Turunen o Alexandra Sidorova (Imperial Age). Su canzoni come la title track (video) si fatica a riconoscere una band ed una cantante provenienti dall’underground, al debutto, agli inizi della carriera. I livelli sono alti e pure il sottoscritto, che normalmente non riesce ad ascoltare un disco intero con sola voce soprano, si ritrova a volere ascolti successivi, godendo di quei dettagli che si svelano riproduzione dopo riproduzione. Potente e catchy “Behind The Scenes”, belle le ritmiche su “Talking Dumbs”, teatrale e emozionante “The Ending Of Time”, fantastica e travolgente “The Birth”, ricca di melodia con linee vocali intense “Breathing Infinity”. Un debutto che mi sorprende per efficacia, resa, composizione, esecuzione. Cinque musicisti di alto livello che sembrano dotati di una infinita esperienza: continuo a non credere che si tratti di un debutto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10