copdeadbehindthescenes(autoproduzione) Mi incuriosì la recensione di un collega per il “White EP” di questa giovane strana band alternativa italiana. Da fedele della notte, adoratore dell’ombra, ho deciso di assaporare personalmente le tenebre provando ad ascoltare la versione oscura, il secondo EP, quello privo di luce, quello… nero! Tralasciando le presentazioni relative a chi siano i Dead Behind The Scenes (informazioni contenute nella recensione del “White EP”), devo dire che il nuovo lavoro è ricco di energia, di potenza anche se non nasconde una certa malinconia, la quale è forse in linea proprio con il titolo. La vera sorpresa, per me, è Dave ovvero il vocalist: una voce strana, deviata, assurda, quasi stonata e fuori luogo; il primo spin dei sei brani mi ha lasciato un po’ deluso… la voce non mi risultava ‘connessa’ o in linea con il testo… poi dopo due o tre ulteriori ascolti mi sono reso conto che questa è forse l’unica voce, l’unico stile compatibile con queste sonorità tutt’altro che scontate o normali. “Empty Skies” apre delicata, malinconica e pure Dave sembra più profondo ed impegnato, mentre il pezzo carica con un crescendo energetico ricco di intensità e pathos, con divagazioni che fanno apparire dal nulla keys isteriche. Più punkeggiante “Living On My Own” nella quale la voce perde il contatto con la realtà e diventa una cantilena malata assolutamente efficace. “Mr. Paranoia” è una canzone stupenda… ha un qualcosa di rock tra il moderno e gli anni ’90, è ricca di melodia, di armonia, di un certo livello di romanticismo… francamente è un brano che mi aspetterei di sentire su uno dei canali musicali (con un video), su una radio famosa, persino in qualche spot televisivo! Il rock più graffiante torna con l’ottima “Another Valentine”: ritmica pulsante, suoni digitali extra terrestri, traccie di un piano suggestivo, un pezzo fluido, attraente, perfino divertente nonostante l’intrinseca decadenza manifestata. Chiude il lavoro “A.T.M. (All These Memories)”, un brano che si colloca decisamente sul prog/prog metal, ma anche su punk e rock commerciali… generando un’entità diversa, una combinazione originale, un ultimo gioiello dentro questi venticinque minuti veramente ben riusciti, coinvolgenti, estremamente originali e, perché no, dannatamente geniali!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10