(M & O Music) Copertina in stile b-movie e tematiche che si rifanno ad essa e a quelle situazioni di tortura e follia. Almeno è quanto mi è parso di capire guardando i loro canali ufficiali. I testi non sono in mio possesso. Immagini forti e musica potente, un po’ thrash metal, un pochino hardcore, modern death metal. Insomma, crossover. Punto e basta. Ritmi potenti e frenetici e riff che si sommano a riff. Andature dove batteria, chitarre e basso spesso viaggiano all’unisono, creando un muro sonoro impressionante. Trame sonore che ricordano i Pantera e i The Haunted, tanto per capirci. Nel complesso però il modo di plettrare, i breakdown, le sfuriate del basso e la voce di Ben familiarizzano e creano un fronte comune, anche se debole a causa di pezzi dalla durata non proprio essenziale. Semplificando, ci provano i Dead Cowboy’s Sluts senza inserire qualcosa di strettamente personale e a dare un taglio immediato alle canzoni. La produzione ha comunque offerto un impatto unico che sgorga da una pulizia sonora sorprendente. Un prodotto indicato soprattutto per chi ama quel pestare con tendenze southern, ma dalla forte dominanza delle chitarre in chiave thrash metal.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10