(Boersma Records/Soulfood) I tedeschi Deadpool picchiano durissimo e confezionano un pugno allo stomaco formato cd. Già l’apripista “Rebirth” non lascia molto alla fantasia dell’ascoltatore: death tecnico anni 2000, cromato e scintillante, un condensato di aggressività e rancore sublimati in tracce veloci e possenti, in cui i riff la fanno da padrone. Questi ultimi, mai troppo melodici, affiancano una voce a due toni potente e feroce, in grado di farmi tornare alla mente i primi In Flames e Dark Tranquillity, quelli incontenibili nelle classiche strutture canzoni, in grado di scaricarti addosso quintali di rabbia in musica. Ecco, i Deadpool riportano in questo lavoro la stessa genuinità di una realtà musicale allo sbocciare della carriera, dove si è davvero incazzati e non solo per le copertine dei giornali. La registrazione è semplicemente impeccabile e fa risaltare ogni singolo suono, tanto che mi ritrovo in una di quelle rare volte in cui nel cantato in growl è chiaramente comprensibile in ogni singola parola. Un disco riuscito, bilanciato e ben strutturato, in grado di non far rimpiangere le produzioni ben più blasonate.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10