copdeed(Autoproduzione) Con una immagine assai scanzonata e giovanile, e una musica che non è da meno, i Deed ci inviano da Terni il loro primo ep autoprodotto (ep soltanto di nome: il minutaggio supera i 35 minuti!). Se “Beer’n’electric Guitars” è un pezzo di allegro heavy metal rock, spontaneo e immediato, “Don’t forget my Name” (che prende spunto dal terribile incidente di Fukushima) ha un respiro differente, con lunghi passaggi strumentali reminiscenti della NWOBHM più ruvida. Solida e convincente “Without Glory”, con un tocco leggermente più americano, poi “Good Razor”, che racconta la storia di un suicidio, è invece il brano che non ti aspetti in un ep d’esordio: un pezzo di quasi undici minuti costruito in modo molto versatile, che si sviluppa in crescendo fino a un finale che mescola, a mio parere, le atmosfere dei Sabbath al blues! Completano il ricco prodotto lo strumentale “Escape!” e una buona cover di “Necropolis” dei Manilla Road. Una band italiana versatile, capace di accontentare appassionati di generi differenti, e per questo ancora di più da tenere d’occhio!

(René Urkus) Voto: 7,5/10