copdeepmachine(High Roller Records) Ed ecco qui il debut dei Deep Machine, ormai fra le vecchie glorie NWOBHM ripescate dalla ‘famiglia’ Pure Steel in questi anni mancavano solo loro! Fra le band seminali del genere, hanno visto transitare fra le loro fila diversi membri di Angel Witch e Tokyo Blade, e si presentano finalmente sul mercato con un full-“length” dopo numerosi demo ed ep. “The Wizard” sono tre minuti di heavy metal rock aggressivo in cui mi sembra di riconoscere il Tokyo Blade sound. Pesante metallo ritmato nel mid-tempo “The Gladiator”, priestiana e tagliente “Warhead”; “Black Priestess” è forse l’apice del disco, un pezzo epico e oscuro in un riuscitissimo crescendo. Un po’ di heavy/speed genuino in “Celebrophile”, con delle chitarre davvero irresistibili; la conclusiva “Whispers in the Black” rubacchia forse l’intro a “Ides of March”, ma si risolve poi in quattro minuti di purissimo NWOBHM assolutamente irresistibili. Molti dei comeback di questi anni non sono assolutamente stati di qualità; quello dei Deep Machine, invece, lo è sicuramente. I nostri riescono a suonare accattivanti e potenti mantenendosi fedeli al sound del passato: a una band di cinquantenni non si può chiedere di meglio.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10