(Autoproduzione) Secondo album per Dogmathica, formazione italiana attiva dal 2006. Dopo la tipica trafila di avvicendamenti in seno alla line up ed esperienze live, la band trova finalmente una certa stabilità nel 2017, anno in cui incide il debutto “Start Becoming Nothing”, uscito nel 2018 (recensione qui). Il 2019 presenta due novità per la band sarda: l’entrata in formazione del cantante Lucio Manca e la scelta di proporre brani in lingua italiana. “Schema” è un album aggressivo che ingloba svariate influenze, tutte riconducibili all’evoluzione del thrash negli anni ’90. Troviamo pertanto richiami a Pantera, ma anche melodie scandinave inserite in un riffing serrato, non lontano da certe cose dei The Haunted. Nonostante l’impatto sprigionato, i brani necessitano di svariati ascolti per essere metabolizzati, in quanto manca infatti il riff memorabile, quello che si stampa immediatamente in testa. Tuttavia, alla lunga, le oscure melodie nascoste sotto tanta pesantezza tendono ad affiorare, soprattutto quando il gruppo si smarca dalle influenze palesate nella prima metà dell’album. La seconda metà del disco è infatti decisamente più interessante, con brani come “Bestie Del Caos” e “Conflitto Introspettivo” ricchi di soluzioni ritmiche molto interessanti e per nulla scontate. Due pezzi che mettono in luce personalità e stile i quali, se sviluppati ulteriormente, faranno la fortuna dei Dogmathica.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10