copedguy2(Nuclear Blast) Ridendo e scherzando, come si suol dire, gli Edguy sono arrivati a ventidue anni di attività e undici dischi in studio; certamente non sono più i ragazzini terribili del metallo tedesco, ma (per fortuna!) non hanno ancora perso la loro voglia di giocare e di sorprendere. Naturalmente ero uno di quelli che non aveva apprezzato il troppo morbido “Age of the Joker” (recensito QUI), e non posso quindi che salutare con grande gioia questo nuovo parto. Con l’opener “Sabre & Torch”, infatti, ritroviamo gli Edguy potenti, sguaiati e soprattutto power: le tendenze hard rock sono quasi del tutto accantonate, e per molti versi mi sembra che siamo tornati al sound di “Hellfire Club”. “Space Police” ha pure tutte le caratteristiche dei pezzi dell’era “Rocket Ride”, compreso un piccolo intermezzo ironico (Tobias che imita, vocalizzando, suoni dello spazio); addirittura tendente al classico “Defenders of the Crown”, con un break fatto per i cori dal vivo che ricorda vagamente cose analoghe dei Gamma Ray (forse “Blood Religion”). Piena di ironia e di carica genuinamente rockettara “Love Tyger”, mentre “Shadow Eaters” ricorda in modo potente (e come potrebbe essere altrimenti, del resto) gli Avantasia di “Wicked Symhpony”. L’epos conclusivo “The eternal Wayfarer” arriva a quasi nove minuti e funziona bene, sia per le tastiere retrò, sia per il refrain accattivante, sia per le parti acustiche o comunque soft; se volete ridere, c’è pure la cover del classico dance “Rock me Amadeus”. Che dire? Menomale che Tobias Sammet ha giurato di non lasciare mai gli Edguy, e menomale che ha ancora tempo da dedicare alla sua antica creatura… soprattutto quando, pur lontano dagli Avantasia, l’ispirazione e il feeling restano alti.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10