(Epictural Production) È il primo album, preceduto da un EP nel 2013 e intitolato “From this Peaceful Place… to Nowhere”, per i francesi Endless Funeral. Un lavoro che pian piano dimostra una propria meccanica di stile fatta di umori quanto evidentemente di suoni. “Le Grand Silence” è un esempio di black metal dalla natura depressive quanto atmospheric, con questa ultima disposizione che a momenti è la sintesi di alcune correnti di stile del metal dei primi anni ’90. Passaggi d’atmosfera sono infatti radicati in soluzioni dark-gothic e melodic death metal di alcuni decenni fa, i quali però si sposano con un immenso impianto generale black metal. Il tutto attraverso una produzione abbastanza ‘verace’, priva di eccessivi aggiustamenti. Un album un tantino grezzo nei suoni eppure affatto approssimativo. Dirige le operazioni Thomas Allam, autore di musica e testi, chitarrista e batterista. Con lui i cantanti Apathy e Psycho, il bassista John Monier, nonché tastierista e responsabile delle registrazioni e del buon missaggio. Visceral Vince è la chitarra solista. Se determinati pezzi e passaggi rievocano gli Alcest come in “Les Promesses”, la band si produce anche in personalizzazioni. Il caso più interessante è “Des Souvenirs Et Des Cendres” con una prima parte con chitarra acustica e suoni d’ambiente e poi l’esplosione di una marcia un po’ atmospheric e un po’ post black metal. Una prima parte malinconica, una seconda virtualmente ‘festosa’, formano il continuum sonoro di “Le Grand Silence”.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10