copENDNAME(Slow Burn Records) Atmosfere tetre e riflessive da Mosca. Gli EndName arrivano al terzo lavoro (quarto considerando l’EP di debutto) proponendo la loro bellissima forma musicale, sempre strumentale, la quale attinge da doom, sludge ed ambient per creare una personalissima idea musicale, basata su coinvolgimento ed atmosfera. Il loro sound può risultare di parte, per appassionati ed intenditori, ma è innegabile che chiunque entri in un locale dove suona musica la connessione magnetica è immediata, la voglia di seguire con il corpo i movimenti suggeriti dalle sensuali pulsazioni sonore diventa un bisogno primario. Quattro tracce, tutte che spaziano tra il lungo ed il lunghissimo (l’intero lavoro dura tre quarti d’ora), tutte capaci di descrivere un paesaggio, delle emozioni, dei suoni, degli odori, delle paure. La opener “Duplication Of The World”, per la quale esiste anche un video, alterna momenti ossessivi ad approfondimenti oscuri, groove, intensità degli strumenti, ritmica, pulsazione. “Union” è forse più complessa, più ricca di divagazioni musicali, la traccia con più dettagli compositivi, una linea di basso intensa, chitarre con libero sfogo, ritmiche taglienti ed una progressione, specialmente verso la metà, che è dannatamente irresistibile. Diciassette minuti per “Forest”: la traccia più ambient in assoluto; Lunga, intensa, profonda, ricca di dettagli, di suoni, di varianti di stili (emerge anche una doppia cassa), ricca di musica ma anche di suoni, tanti intensissimi suoni. La conclusiva “Dotw Rx” ha un inizio assurdo, dissonante, una intenzionale violenza a base di effetti devianti, ricchi di perversione: è il lato più digitale dello spettro stilistico degli EndName. Si arriva al noise. Ci si allontana dal doom e da regole musicale predefinite, dove una batteria deve scandire gli strumenti convenzionali; Con “Dowt Rx” tutto cambia, tutto si teletrasporta in una nuova dimensione, la quale ha le sue regole, i suoi stili, molto diversi da quelli comuni. E gli EndName non hanno nessuna paura di abbracciare nuovi stili, di essere pionieri, innovatori, creatori. “Demetra” va oltre la musica. E’ esperienza pura. Una esperienza fantastica!

(Luca Zakk) Voto: 8/10