(Nuclear Blast Records) Da qualche mese chi scrive ha avuto la netta sensazione che dal fronte Nuclear Blast c’era un solo livello comunicativo, un solo argomento promozionale: gli Epica! Certo gli olandesi Epica e non i pinco pallino. In un momento storico con settori economici e commerciali allo stremo, l’uscita di un album da parte di un nome di punta è un modo, un tentativo per risollevare la situazione. A cinque anni dal precedente album, e nel mentre degli EP, ecco dunque anche il motivo di tanto insistere sulla band da parte dell’etichetta tedesca, gli Epica hanno pensato, dichiarandolo, ad un lavoro che fosse fruibile soprattutto in fase live. “Ωmega” lo dimostra da subito, già dalle prime battute quanto poi nel suo scorrere che sarebbe perfetto da un palco. L’album è fatto di suoni fragorosi che costruiscono melodie mastodontiche, tanto epiche, in un certo senso anche fiabesche, parzialmente sognanti, spesso ricamate. Un sound possente ma melenso nella maniera giusta. Un sound perfetto e calzante per Sua Maestà Simone Simons che vocalmente e melodicamente va anche oltre certi tessuti sonori. Mark Jansen ovviamente entra in gioco con la voce in growl. Il tutto è un continuum epico senza rivali, moderno, accattivante per tutti coloro che entrano volentieri nella dimensione del symphonic metal melodico e con voce femminile. Un’ora e dieci minuti sono tanti, non è un album semplice questo eppure affatto complesso nell’ascoltarlo. I cori mastodontici ma fluenti, le chitarre quadrate, dai riff ben tagliati a volte coperti dal fragore generale, in altri elemento portante dei pezzi. Coen Janssen, sintetizzatori e piano, lavora con i tasti bianco e neri soprattutto sullo sfondo, tranne con le orchestrazioni artificiali che prendono più spazio, più suono. A proposito di ciò, Joost van den Broek che è da qualche anno produttore per la band (lui ha lavorato e suonato con gli After Forever, dove ha militato Mark Jensen) questa volta ha anche deciso in totale autonomia e per la prima volta, per il mixing. Una scolpita al suono dunque un po’ diversa dal solito, per uno stile meno ‘prog’ che in passato, decisamente più fruibile ma sempre epico e sinfonicamente potente. Tanto potente, molto di più…

(Alberto Vitale) Voto: 8/10