copGROTESKH(Cursed Records) Un black feroce ed intenso, con iniezioni death che questa volta arriva dall’Austria. Si sono formati di recente, nel 2010, ed hanno all’attivo solo un’altra release di due anni fa. Il loro black è veloce, ma anche incisivo e ricercato, sempre feroce, sempre tagliente. È dominato da un vocalist possente e pearticolarmente malvagio ed in questi cinquantacinque minuti -molto ben registrati- ci sono ottime idee, ottimi spunti, capacità tecniche che attirano l’amante del genere, che incuriosiscono … ma che risultano difficili da capire, rischiando -ingiustamente- di far passare il disco inosservato tra altre centinaia di release nel genere. Ci sono tante sorprese ma sono occultate, celate, tanto che servono diversi intensi ascolti per potere addentrarsi in pieno in questo lavoro ricco di emozioni. Ipnotica e decadente “Delusions Of Immortality”, caratterizzata da un arpeggio perverso ed innesti di tastiera molto coinvolgenti. Ottima la crudeltà di “Doomdevil”, un pezzo lento e pesante, lascivo e pericolosamente ipnotico. Death e black che si fondono sulla trionfale title track, mentre tecnica e grinta emergono con un tocco di progressive sull’ottima “Illumination”. Pura ansia e esaltazione della paura, invece, si materializzano su “Moral Pessimism”. Un album contorto, privo di luce, ma ricco di sostanza. Una sostanza criptica, che rimane in delicato equilibrio da una mancata espressività ad una ricercata vena elitaria per soli intenditori e menti particolarmente tetre.

(Luca Zakk) Voto: 7/10