cophardreset(Sliptrick Records) Tre anime e reset di stile. Tre le anime perché sono tre i musicisti che formano gli Hard Reset. Lo stile è qualcosa che azzera ogni possibile sfumatura e si incammina su percorsi alternative rock e post-grunge che si intersecano. “macHineRy & humanity” (si riprende la stessa grafia che campeggia in copertina e che evidenzia quelle due lettere, le stesse di Hard Reset) è un album che si concede alla canzone odierna, a quella dal sapore rock di sicuro, ma ampiamente soggetta alle dinamiche alternative e post. Quel genere di pezzi che suonano facili, assimilabili e che hanno qualcosa da cantautore. Il rischio però è quello di offrire comunque la minestrina insipida. Perché? Per poco meno di un’ora gli Hard Reset si sbizzarriscono con ritmi vivaci e dalle andature moderne. Si dimenano tra riff, accordi pieni e graffianti, un cantato che si sente coinvolto e preso da questa musica vispa e dai testi fortemente simbolici. Eppure alla fine occorre ascoltare “macHineRy & humanity” più volte perché tanta vivacità riesca a fare presa. Punto di forza e pericolo per l’ascoltatore non attento, “macHineRy & humanity” è questo: un lavoro che risulta pieno di situazioni e momenti che appaiono allegri o sofferti, rabbiosi o svogliati. Un flusso di emozioni e sensazioni, la musica dei tre toscani genera questo. È poco? No. Un difetto? Assolutamente no, ma è ovvio che “macHinerRy & humanity” non offre canzoni che riescono a prendere subito l’attenzione anche per via di un continuo mutare della sostanza sonora. Manca il ritornello fenomenale, le soluzioni ruffiane, ma con queste cose non si fa la musica: si ha solo l’effetto sul momento. Il tempo poi passa e la musica termina nel dimenticatoio. “macHineRy & humanity” invece offre quindici brani tra i meno di due minuti fino a quasi cinque. Si spazia dunque, si trovano più soluzioni, ma il rischio è di far perdere la bussola a chi ascolta. Insomma gli Hard Reset hanno idea, intraprendenza e una scrittura dei brani moderna, vedere certe situazioni new wave, emocore e visual rock. Molti lati positivi per questa band, un’esperienza e una maggiore certezza di quello che vorranno suonare, sarà il loro radioso futuro.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10