(Vendetta Records) Incredibilmente, questa realtà danese esiste, udite udite, dal lontano 1996, ma solo ora giunge all’album di debutto, dopo una manciata di singoli, rilasciati per altro proprio in questi ultimissimi anni. Non so quanto lunga sia stata la gestazione delle tracce qui proposte, ma certo è che questa formula a due cantanti mi convince e non poco. Siamo di fronte ad un black metal aggressivo, ma che non si avvicina molto alla corrente norvegese classica. Anzi, sembra rifarsi leggermente ad alcuni episodi musicali dei primi Immortal, puntando a dare un’idea di freddo glaciale nelle note, una sorta di rigida compostezza che da quasi l’illusione di tracce anche più tecniche di quello che nella realtà sono. Un disco compatto, non certo fatto si suoni vetusti, quanto piuttosto di momenti simil melodici che però ben si incastrano con la generale atmosfera nordica e nevosa proposta. Con il susseguirsi degli ascolti, il disco assume valore, mostrando numerose sfaccettature che al primo ascolto si nascondono per bene. Un piccolo ‘caso’ da scoprire, vuoi anche per la peculiarità di essere l’opera prima di un gruppo che ha attraversato musicalmente almeno tre generazioni di metal estremo.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10