(Transcending Obscurity Records) Ovvero Dave Ingram! Si, c’è lui dietro Hellfrost And Fire, insieme a Rick “Dennis” DeMusis, chitarra e basso, e il batterista Travis Ruvo (Echelon, Cropsy Maniac e altri). La voce dei celebri Benediction ed ex dei Bolt Thrower, leggenda inglese nella quale Ingram ha prestato lungamente servizio per delle tournée, mette in moto un nuovo progetto di estremismo musicale, nel quale trovano infatti posto le sue esperienze passate, Benediction e Bolt Thrower. Riff monolitici, possenti, batteria che avanza infaticabile che in ogni pezzo prova a dare una marcia diversa ai pattern che sprigiona. L’oscura agilità dei Benediction combinata con la possanza dei Bolt Thrower, sembra avvolgere le canzoni dei Hellfrost And Fire. Apparirà semplicistica questa disamina, ma nella sostanza per dare un’istantanea di cosa propone Ingram e gli altri, è la sintesi smaccatamente concreta che si possa dare. “Fire, Frost And Hell” avanza infaticabilmente per poco oltre trentasei minuti, sparigliano riff foderati di acciaio che avanzano marcando il passo o scivolando via tra le fiamme. Il lavoro di Rick “Dennis” DeMusis è la colonna portante di “Fire, Frost And Hell”, le stesse armonizzazioni che adopera con il basso sono ben calibrate sui riff delle chitarre. Ingram ha la sua tonalità, il suo timbro che altro non sono una sconfinata personalità nell’essere un cantante death metal dall’ugola cavernosa quanto arsa che modula le sue parole. In “Fire, Frost And Hell” certi passaggi sono posati su un’andatura maggiormente thrash metal, come in “The Lost King And The Hair Apparent”. L’indicatore dello stile però non è statico, in questo album tra lo spostarsi su scenari vicini alle due band succitate, alle andature prettamente death metal o a quelle thrash metal, spunta fuori qualcosa che alla lunga sa essere anche catchy e assimilabile in maniera immediata, come gli assoli di chitarra per esempio.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10