cophelligators(Sliptrick Records) Fin dal logo visibile in copertina si capisce che sul combo incombe l’aura protettrice dei Motorhed, perlomeno quelli più “leggeri” e festaioli. Si perché i nostrani Helligator sono il gruppo che ognuno vorrebbe vedere in ogni motoraduno che si rispetti. Ugola ruvida come carta vetrata, chitarre ignoranti e sporche, batteria e basso noncuranti delle sonorità moderne. Per fortuna non siamo di fronte all’ennesima band clone di Lemmy e soci. C’è un che di indecifrabile nel loro suono, che ricorda vagamente il thrash e l’hardcore. Come si potrebbe chiamare… ah, si… personalità! Ben fatto ragazzi…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10