copHellsChopper(autoprodozione) Adoro tutto quello che sta dietro agli italiani Hell’s Chopper. Citando la loro presentazione, ovvero “motociclette, ballerine mezze nude, alcol, notti senza fine, sudore e Rock’n’Roll”, posso sentirmi completamente… a mio agio! Sono sicurissimo che una band come questa,sul palco di un motoraduno farebbe fuoco e fiamme. Totale devastazione. Magari come opener di personaggi tosti quali i Motorhead, band notoriamente vicina al mondo bikers. Che sia un viaggio in moto, una bevuta con gli amici, che sia una festa, gli Hell’s Chopper sono la risposta e giuro che se vengo a conoscenza di un evento nello stile, con loro collegati agli amplificatori, sarò tra i primi a salire in sella e puntare la due ruote verso la location. Ma a casa in salotto con lo stero acceso? Beh… forse non è proprio l’ambiente giusto. Fattori quali il confortevole divano sul quale uno ama morire, le cazzo di ciabatte, l’ovvio bicchiere di whiskey bevuto ascoltando musica… non sono proprio il contorno adatto e la musica di questa band risulta incompatibile con il concetto stesso di pubblicazione, sia essa digitale o fisica. Le canzoni sono piene di ritmica, potenti, cattive… ma non propongono nulla che non sia già passato sotto i ponti della storia del metal o del thrash. Comunque è palese che il quintetto sa suonare dannatamente bene: emergono gli assoli di canzoni come “Mental Blindness”, “Red Blood River” o “Kingdome’s Free”, quest’ultima con una ritmica poderosa. “Burn The Witches” è dannatamente Maideniana, “Struggle For Breathe” è perfetta per lividi e ossa frantumate tra la folla, mentre la conclusiva “Ride On You!” ha quella carica tipica dei Motorhead. Loro sono fantastici, sono esattamente i tizi con i quali vorrei uscire per far festa, andare ai raduni di motociclette, collassare a causa di eccessi alcolici leggendari. Ma sono un po’ come la ballerina mezza nuda sul palco: finché è onstage, lassù, lei è diabolicamente bella, perfetta, truccata, provocante, eccitante. A casa? È in vestaglia, pantofole, bigodini, maschera viso e non s’è manco depilata. Non certamente una cosa eccitante. Meglio restare in ambiente live. Sul palco. Con volumi paurosamente osceni.

(Luca Zakk) Voto: 5,5/10