(Prophecy Productions) Il progetto Hexvessel di Mathew McNerney ha assunto negli anni dimensioni sempre diverse, attraverso una concezione musicale in divenire da parte del musicista inglese. “Nocturne” è un titolo perfetto per descrivere questo album nel quale elementi doom, black e atmospheric si fondono nella solita intraprendenza di McNerney e soci. Hexvessel usano chitarre fredde, distorte e non lontane dal Burzum dei primordi. In più c’è la tipica mestizia vocale pulita del suo autore spalleggiata da altri cantanti ospiti, oltre a sintetizzatori in appoggio e strumenti acustici. Sono le basi degli Hexvessel, sulle quali si costruisce questo suonare che ricorda parzialmente il doom fosco e dimesso degli anni ’90, quanto il black metal dello stesso periodo, come quello degli In The Woods e i Forgotten Woods, appunto esempi delle prime espressioni avant-garde del genere. A ciò si aggiunge qualche stato d’animo post metal che si aggancia in certe situazioni. Il risultato è un’opera che percorre un tragitto musicale con momenti di estasi celebrativa, fino a un trasformarsi continuo per un prog dalle fattezze molto personali.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10