copHOLOTROPIC(Autoproduzione) Strepitoso debutto per gli Slovacchi Holotropic, attivi dal 2013. Formata da musicisti esperti (ex membri di Disconcrete, God Defarmer, Nonprolific e Drifted Shadows), la band propone una musica che evita ogni tipo di catalogazione. È infatti impresa ardua descrivere il genere proposto; nello stesso brano troviamo riffs aggressivi di matrice death metal, improvvisazioni jazz, fughe progressive, stacchi acustici e melodie orientali, con tanto di sitar e scale arabe. A tutto ciò aggiungiamo riffoni stoppati di scuola Meshuggah e voci growl che si intrecciano con clean vocals, e capirete che è veramente impossibile definire la musica suonata da questa geniale band. In un certo senso, rappresentano per il death metal quello che gli Abbey Ov Thelema rappresentano per il black metal: musica estrema, potente e tirata inframmezzata continuamente da cambi di atmosfere che stravolgono completamente il pezzo, passando da assalti death metal all’arma bianca, a melodie pianistiche alla Herbie Hancock, per poi inserire assoli alla King Crimson che precedono malinconiche sonorità arabeggianti. Quello che strabilia è la naturalezza con cui queste parti vengono inserite, operazione difficilissima, in quanto, se non venissero perfettamente assemblate, si correrebbe il rischio di ascoltare un miscuglio raffazzonato di suoni. Ovviamente la tecnica sfoggiata dai musicisti è mostruosa, ma non fine a se stessa, nonostante l’elevata complessità di ogni singolo passaggio. Un lavoro che richiede molti ascolti per riuscire a mettere insieme il puzzle di atmosfere e suoni creati. Ma una volta assimilati, le sonorità che usciranno dalle vostre cuffie, vi faranno viaggiare con la mente. Capolavoro!

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10