(Magic Cirle/Audioglobe) Trovo che gli Holy Hell, la band di Rhino – ex batterista dei Manowar – siano incredibilmente sopravvalutati: un ep nel 2007 abbastanza propositivo, un album completo decisamente sottotono nel 2009, e adesso un altro ep per nulla eccezionale in attesa del secondo full-“length” in autunno. I tre brani studio, tra l’altro, saranno tutti presenti nel nuovo disco (OVVIAMENTE con un altro arrangiamento), e allora qual è il senso di questa release digitale? Offrirci il live di “Armageddon” (brano già presente in entrambe uscite precedenti)? Non è che gli Holy Hell hanno già preso il vizio dei Manowar di dare alle stampe cose non indispensabili (per dirla in modo gentile) pur di raggranellare fondi? “Lucifer’s Warning” è un mid-tempo un po’ moscio e scontato, stracolmo di tutti i cliché del gothic: davvero non si capisce perché DeMaio ci tenga tanto a questa band. Gradevole melodia molto eighties in “Accept the Darkness”, ma anche qui manca il mordente; per fortuna “Haunted” è lenta e pesante soltanto nella prima parte, e le sue atmosfere fumose funzionano e convincono. Se vi accontentate accomodatevi pure! Io preferisco conservare qualche (flebile) speranza per il prossimo disco.

(Renato de Filippis) Voto: 5,5/10