cophourvari(Lost Pilgrims Records) Questo EP è già arrivato di suo in ritardo in redazione ed altro ritardo ha accumulato per avere una recensione – non siamo pigri, ma riceviamo nella media peggiore la proposta di 70 album a settimana, altrimenti sono almeno 100. Che dire? Grazie per la fiducia!-. I francesi Hourvari sono una buona realtà post rock/hardcore. Adoro le loro chitarre fresche, squillanti e opportunamente distorte. Il loro scenario abituale è l’apocalisse che viene saturata fino a piombare in momenti di stasi, introspettivi. C’è carica, forza e odio in tutto questo, ma c’è anche bellezza in 20′ espressi in due lunghe composizioni. In alcuni casi ho avuto la sensazione di udire dei Cult of Luna più crudi o comunque quelli di una volta, ancora lontani da elaborazioni raffinate. Gli Hourvari sono viscerali, profondi nel sound. Mettono radice nell’inconscio e ne tirano fuori sogni ed incubi, come la seconda composizione, appunto intitolata “II”, dimostra.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10