(Century Media Records) Il tempo passa anche per i californiani Ignite, sono infatti 29 anni che sbandierano il proprio punk e ascoltando questo loro omonimo album pare che gli Ignite il tempo trascorso non lo abbiano affatto sofferto. Pur suonando dal 1993 la band ha pubblicato con una vera continuità negli anni ’90, mentre nel nuovo secolo le cose sono andate diversamente. A ciò si somma la dipartita dello storico cantante Zoli Teglas. Eli Santana, proveniente da esperienze con Holy Grail e Huntress, lo rimpiazza senza troppi problemi con il suo taglio vocale chiaro. Dunque nuovo capitolo nella storia della band che scrive però sempre la stessa musica, punk rock di matrice californiana, messo insieme con il produttore Cameron Webb che segue la band già da un pezzo. Punk rock meno roboante rispetto almeno all’ultimo album “All Against You” del 2016. Punk che suona comunque fresco, spensierato, leggerino in certi momenti, con qualcosa alla Bad Religion. Un album però con i suoi momenti duri e tenaci in altri. In trentacinque minuti circa la band marchia la propria musica in maniera smaltata, cioè senza sbavature, suonando in maniera ordinata, pulita.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10