(Naturmacht Productions) Si sono resi protagonisti di un album atmospheric black metal come “Nausea”, di un altro di stampo post black metal, “Contrasts”, e adesso “Same Old Silences” si accosta ai lidi del doom-black metal, Dunque sostanzialmente la band resta di fatto col fabbricare idee dove le atmosfere sono la parte rilevante del proprio sound. In questo gioca anche la scelta di incidere due lunghe composizioni: “Same Old Sufferings (I,II,III)” e “Silence (III)”, rispettivamente di oltre 24’ e oltre 17’. Brani che come da titolo, si suddividono a loro volta in diversi frammenti eppure nettamente legati tra di loro. Chitarre lancinanti che fraseggiano, sintetizzatori che stendono tappeti d’atmosfere, pianoforti che emergono tra le diverse parti e poi growl, scream e voci che all’unisono creano dei cori ben ispirati. “Silence” porta in dote qualcosa di più veloce, con l’arrivo di alcuni blast beat, ma nonostante ciò entrambe le composizioni sono dinamiche. Tuttavia proprio “Silence” mette in risalto un lato black metal pronunciato rispetto a “Same Old Sufferings”.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10